lunedì 28 febbraio 2011
INDAGINE Confesercenti Ispo sulle Opinioni degli Italiani : Crisi , Politica e Lavoro
La crisi è superata? Macchè: a febbraio lo pensa solo il 7% degli italiani. Per tutti gli altri, il 93%, invece siamo ancora «in terra incognita», per usare un'espressione coniata dal ministro dell'Economia, Giulio Tremonti. Lo rileva la periodica indagine Confesercenti-Ispo, che sottolinea come rispetto a febbraio 2010 sia aumentata dell'11% la quota di italiani che pensa che il peggio sia ancora ben presente. A preoccupare è soprattutto la situazione economica (che da febbraio 2010 a febbraio 2011 passa dal 90% al 96%), con il picco nelle regioni del Nord-Ovest (97%, era l'86% un anno fa). E le prospettive non sono rosee: fra un anno per il 53% degli intervistati la situazione sarà ancora negativa (e in peggioramento per il 25% di essi). Mentre il 43% vede un futuro positivo: di essi un 38% scommette sulla ripresa.
Gli Italiani sono sempre più insoddisfatti della politica,crolla in Italia ogni ideale :da settembre 2010 a febbraio 2011 il miglior risultato in termini di considerazione positiva lo ottengono le associazioni delle Pmi (dal 20% al 24 per cento). Bene anche i sindacati (dal 15% al 20 per cento). Cala il governo di otto punti dal 23% al 15%, mentre resta stabile l'opposizione ma all'11 per cento. Sempre fanalino di coda le banche al 9% come a settembre scorso.
Dal sondaggio Confesercenti-Ispo inoltre, emerge ancora la crisi del mercato del lavoro. Il 95% del campione continua a dichiararsi allarmato (un anno fa era il 92%) e di essi lo sono «molto» coloro che non hanno lavoro o subiscono la cassa integrazione. Anzi con il 100% i disoccupati esprimono tutta la loro mancanza di speranza che impedisce di intravedere la fine del tunnel.
Un altro tema dolente della crisi è l'accesso ai prestiti, mitigato in parte dalle intese sulla moratoria dei debiti delle imprese, prolungata proprio nei giorni scorsi. Le difficoltà di ottenere prestiti però ci sono: la pensa così il 52% degli italiani (un punto sopra il dato di un anno fa, ma era il 60% a settembre 2010).
Fonte il Sole 24 Ore
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento