sabato 4 giugno 2011

Lavoro : Bonus alle Aziende del Meridione per le nuove assunzioni


Il nuovo bonus assunzioni per il Mezzogiorno potrebbe valere molto più di 1.000 euro al mese è quanto si apprende da un recente decreto, approvato dal Governo. Attraverso le nuove assunzioni che i datori di lavoro realizzeranno nelle regioni ammesse (Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Puglia, Molise, Sardegna e Sicilia) riceveranno un credito d'imposta proporzionale al costo del lavoratore.
Nella versione 2011 presentata dal ministro dell'Economia Giulio Tremonti anche sul sito del ministero per una "lettura pubblica" del provvedimento d'urgenza, la misura del bonus non è stabilita in valore assoluto ma in percentuale (50%) dei costi salariali sostenuti per il neo lavoratore nei dodici mesi successivi all'assunzione.
 Se prendiamo ad esempio lo stipendio lordo di un impiegato di prima nomina l'incentivo, dunque, potrebbe valere più di 1.000 euro al mese. Il calcolo è presto fatto: per l'Unione europea il costo salariale è dato dalla retribuzione prima delle imposte più i contributi obbligatori previdenziali e assistenziali. 
Per un giovane impiegato questo valore non si discosta molto da 24.000 euro l'anno, cui corrisponde (per l'appunto) un incentivo mensile di 1.000 euro. Ovviamente, più alto sarà il costo salariale del nuovo lavoratore e maggiore sarà l'incentivo: in valore assoluto, a un compenso lordo di 100.000 euro annui (un dirigente) corrisponde un credito d'imposta di 50.000 euro. 
In ogni caso, la misura dell'incentivo 2011 è tra le più alte mai concesse per i nuovi assunti nel mezzogiorno. 
L'incentivo è assegnato per 12 o 24 mesi, in base alle caratteristiche dei nuovi assunti, divisi tra «svantaggiati» e «particolarmente svantaggiati». Si decade dal bonus, se il numero complessivo dei dipendenti è inferiore o pari a quello rilevato mediamente nei 12 mesi precedenti al periodo di spettanza  e se i posti di lavoro creati «non sono conservati per un periodo minimo di tre anni, ovvero di due anni nel caso delle piccole e medie imprese». Le Aziende dunque, per non "perdere" il beneficio non devono "perdere" il nuovo assunto prima del decorso di 1 o 2 anni. 

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