"Le idee chiare e precise sono le più pericolose, perché non si osa più cambiarle." era questo quanto sosteneva lo scrittore francese Andrè Gide(1869-1951), e niente di più vero da sempre.
La creatività e i lampi di genio hanno determinato la crescita e lo sviluppo di numerose aziende,che hanno avuto il coraggio di rischiare su programmi innovativi e su persone assolutamente imprevedibili sul piano decisionale:le idee geniali nascono sempre nella testa di singole persone.
Applicando questa premessa al lavoro, l’insegnamento che si può trarre è il seguente: lasciatevi trasportare dalle idee che vi passano per la testa e volate alto con la creatività!
Tenete a distanza chilometrica da voi i Killer di Idee,ossia quelle persone che tendono a stroncare in partenza qualsiasi progetto embrionale, come ad esempio:
«Quest’idea è troppo rischiosa e...c'è crisi in giro», dall’altra frasi di uguale spessore scoraggiante spesso in tali momenti si fanno sentire nel nostro intimo.
Praticamente nessun’idea è perfetta fin dall’inizio e dunque,dovete dare il tempo a qualsiasi idea di svilupparsi.
Capita poi di vedere in breve o in lunga scadenza,qualche "pazzo furioso" che la vostra idea poi l'ha avuta e sviluppata nel concreto portando al suo conto in banca incredibili profitti.
D'altro canto imprenditori si nasce e l'imprenditore secondo i principi giuridici è un soggetto che si sottopone ad un rischio.
Una idea creativa,va poi trasformata,pianificata e portata al reale: sicuramente non in modo avventato o senza ricerche di mercato e senza una giusta analisi di fattibilità.
Siamo nel 2010 e molti sostengono: " Non c'è ormai più niente da inventare,perchè tutto è fatto".
Non fatevi ingannare: Le idee veramente geniali arrivano sempre ed è quello il motivo di approfittare per cercare di fare tutto il possibile per metterle in pratica.
Il nostro motto è quello di Albert Einsten,a distanza da qualsiasi metodicità tradizionalista,il fisico tedesco affermava:
"Tutti sanno che una cosa è impossibile da realizzare, finché arriva uno sprovveduto che non lo sa e la inventa."
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