martedì 22 marzo 2011

Aprire un micro nido o un Baby Parking: I servizi per l'infanzia non sono sufficienti


E' evidente una sproporzione tra la domanda potenziale e l'offerta effettiva per i servizi socio-educativi per la prima infanzia,soprattutto nel meridione,sulla base dei dati forniti dall'Istat e dal Ministero degli Interni.
Il tutto per i mutamenti che hanno coinvolto le famiglie italiane nell'ultimo decennio soprattutto con la maggiore presenza di madri lavoratrici.
Le difficoltà nell’accesso agli asili nido pubblici, con lunghe liste d’attesa regolate da rigidi requisiti che nei fatti escludono le famiglie con reddito medio-alto, contribuiscono a creare nel settore ampie opportunità all’iniziativa imprenditoriale privata. 

I micro-nidi
I micro-nidi sono definiti come un servizio educativo e sociale,rivolto alla prima infanzia (vale a dire aibambini di età compresa dai tre mesi ai tre anni), in cui viene quotidianamente assicurata la realizzazione di programmi educativi, il gioco, i pasti ed il riposo pomeridiano.
Questi, visto le ultime tendenze delle scelte imprenditoriali settentrionali,possono anche essere istituiti presso aziende pubbliche e private, ed in questo caso li definiremocome micro-nidi aziendali o nidi d’azienda.

I micro-nidi si differenziano dagli asili nido “tradizionali”:
1) per una minore capacità ricettiva, non superiore ai 24 bambini e non inferiore ai 12 (il numero minimo
si abbassa se i micro-nidi sono situati in comuni sotto i 20.000 abitanti e nelle aziende),
2) per una ridotta superficie richiesta (circa 10 mq a bambino);
per tutti gli altri aspetti vale invece quanto previsto per gli stessi asili-nido.
Le strutture devono rispettare precisi requisiti tecnici, standard minimi di idoneità degli ambienti, moduli operativi e organizzativi fissati dalle normative vigenti

I baby-parking
I centri di custodia oraria, più comunemente definiti baby-parking, rientrano invece tra i cosiddetti «servizi educativi complementari», che si configurano come luoghi con caratteristiche educative, ludiche, culturali e di aggregazione sociale. 
L’organizzazione dei baby-parking richiede minori obblighi dal punto di vista organizzativo e gestionale, con orari ridotti di permanenza dei minori (non più di cinque ore continuative), assenza del servizio di mensa e modalità di funzionamento decisamente più flessibili. 

Caratteristiche generali
Sia che intendiate aprire un micro-nido, sia che vi proponiate di realizzare un baby-parking, occorre comunque che possediate alcune caratteristiche:
- innanzitutto, un grande amore per i bambini: saranno infatti questi ultimi gli utenti della futura attività,destinati inevitabilmente ad allietare le vostre giornate con le loro necessità, i loro progressi ed i loro capricci.
Se pertanto non sopportate pianti e strilli, reagite nervosamente alle situazioni di confusione e di fronte ad un pannolino da cambiare, iniziate a chiedervi se questo genere di occupazione può davvero fare al caso vostro;
- in secondo luogo, una notevole disponibilità nei confronti delle famiglie: in fondo, i genitori vi affideranno il loro bene più prezioso. È dunque comprensibile che vogliano conoscere sin nei minimi particolarie modalità del servizio che offrirete.

Per la realizzazione occorrono dei soldi,che non avete sicuramente!
Ad ogni problema c'è una soluzione: esistono agevolazioni statali che permettono di poter aprire un'attività come questa.
Il 50% a fondo perduto ed il restante con mutuo a tasso agevolato da restituire in rate trimestrali che iniziano soltanto dopo che avrete avviato la Vostra impresa.
Saremo disponibili a spiegarvi come fare per ottenere tale agevolazione...contattateci...commentate questo post e risponderemo!
Fonte:MIP

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