martedì 1 marzo 2011

Normative: Diritto di recesso - Vendite porta a porta o praticate attraverso rappresentanti


Il legislatore europeo ha perciò regolato queste vendite con la direttiva n. 85/577/CE che ha come scopo la tutela del consumatore, in particolare con il diritto di recesso. L’Italia ha recepito le relative disposizioni inserendole nel cosidetto Codice del Consumo.
Il Codice del consumo definisce il contratto negoziato fuori dei locali commerciali quel contratto fra un professionista ed un consumatore che riguarda la fornitura di beni o la prestazione di servizi, se concluso in una delle seguenti situazioni:

  • durante la visita del professionista al domicilio del consumatore o sul suo posto di lavoro oppure in un locale nel quale il consumatore si trovi, anche solo temporaneamente.
  • durante un’escursione organizzata dal professionista al di fuori dei propri locali commerciali;
  • mediante la sottoscrizione di una nota d'ordine in un’area pubblica o aperta al pubblico;
  • per corrispondenza o, comunque, in base ad un catalogo che il consumatore ha avuto modo di consultare senza la presenza del professionista.

Sono esclusi:
  • i contratti per la costruzione, vendita e locazione di beni immobili ed i contratti relativi ad altri diritti concernenti beni immobili;
  • i contratti relativi alla fornitura di prodotti alimentari o bevande o di altri prodotti di uso domestico consegnati a scadenze frequenti e regolari;
  • i contratti di assicurazione;
  • i contratti relativi a strumenti finanziari.

Sono comunque esclusi i contratti aventi ad oggetto la fornitura di beni o la prestazione di servizi il cui importo non superi i 26 Euro (compresi gli oneri fiscali ma escluse le eventuali spese accessorie).

Il venditore è obbligato a fornire per iscritto tutte le informazioni sui termini, le modalità e le condizioni per l'esercizio del diritto di recesso. Deve contestualmente indicare al consumatore il soggetto (persona o impresa) al quale inviare la comunicazione di recesso e quello al quale dovrà eventualmente restituire i prodotti già consegnati, se diverso dal primo.

Qualora si tratti di una vendita per corrispondenza o in generale di un contratto concluso in base ad un catalogo che il consumatore ha avuto modo di consultare senza la presenza del professionista, l'informazione sul diritto di recesso deve essere contenuta nel catalogo o altro documento illustrativo della merce o del servizio oggetto del contratto, o nella relativa nota d'ordine.

Come recedere:

Il consumatore che vuole recedere da un contratto negoziato fuori dai locali commerciali senza alcuna penalità e senza indicarne il motivo deve inviare all’operatore commerciale una comunicazione scritta mediante lettera raccomandata con avviso di ricevimento entro 10 giorni lavorativi, che decorrono:
  • dalla data di sottoscrizione della nota d'ordine contenente l'informazione sul diritto di recesso, ovvero, nel caso in cui non sia predisposta una nota d'ordine, dalla data di ricezione dell'informazione stessa, per i contratti riguardanti la prestazione di servizi o per i contratti riguardanti la fornitura di beni, qualora al consumatore sia stato preventivamente mostrato o illustrato dal professionista il prodotto oggetto del contratto;
  • dalla data di ricevimento della merce, se successiva, per i contratti riguardanti la fornitura di beni, qualora l'acquisto sia stato effettuato senza la presenza del professionista, ovvero sia stato mostrato o illustrato un prodotto di tipo diverso da quello oggetto del contratto.

La comunicazione può essere inviata anche mediante telegramma, telex, posta elettronica e fax spediti entro il termine di 10 giorni lavorativi, a condizione che sia confermata con lettera raccomandata con avviso di ricevimento entro le 48 ore successive.

Se il consumatore recede dal contratto è obbligato a restituire all'operatore commerciale la merce ricevuta; il termine per la restituzione non può essere inferiore a dieci giorni dalla data del suo ricevimento. La merce s’intende restituita dal momento in cui viene consegnata all'ufficio postale o allo spedizioniere. In caso di recesso da un contratto di compravendita, la merce deve essere sostanzialmente integra. Ciò non vuol dire però, che deve essere rispedita ancora nella sua confezione originale sigillata. È sufficiente che la merce risulti non danneggiata ed in normale stato di conservazione. Le spese di spedizione sono a carico del consumatore solo se ciò è espressamente previsto dal contratto.
Il diritto di recesso non può invece essere esercitato per i contratti negoziati fuori dai locali commerciali riguardanti prestazioni di servizi già eseguite dal professionista.

L'operatore commerciale deve rimborsare al consumatore le somme pagate, comprese quelle versate a titolo di caparra, gratuitamente nel minor tempo possibile ed in ogni caso entro trenta giorni dalla data in cui è venuto a conoscenza dell’esercizio del diritto di recesso.

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