giovedì 24 marzo 2011

IL PROBLEMA DEL MONDO DEL LAVORO: IL PRECARIATO


Nel nostro paese,quello Italiano (la Bella Italia) oltre alle forme "tradizionali" di lavoro, esistono altre modalità lavorative che si differenziano per:
1)      La minore o maggiore stabilità del contratto
2)      La durata e l’orario
3)      La presenza di diritti sociali pieni o ridotti
Queste modalità introdotte da non molto anni e ben conosciute soprattutto ai cittadini che hanno iniziato la loro vita lavorativa da poco,vanno sotto il nome di contratti atipici.
Queste sono state introdotte,allo scopo di “aumentare le opportunità di lavoro” (ahahhaahha questo lo dicono i politici) soprattutto per i giovani.
Queste forme di lavoro presentano però moltissimi elementi abbastanza problematici per i sottoposti.
Innanzi tutto, la PRECARIETA’ che diventa incertezza di vita soprattutto perché i soggetti non possono contrarre impegni finanziari a lunga scadenza,tipo acquistare una casa,anche una macchina,o addirittura pensare di sposarsi.
E poi i mass media puntano il dito ai giovani d’oggi definendoli l’Esercito dei Bamboccioni: come può fare una persona con i tempi che corrono ad abbandonare il nido familiare?
C'è  il rischio che si moltiplichi il numero di anziani  e l’aumento dei costi sociali che ne derivano(questo pure lo dicono i politici).
Ma si può mai sperare di far morire in fretta gli anziani d’Italia per  vedersi realizzati nella vita?
Fatto sta che con la crisi economica degli ultimi anni,e con la consapevolezza della riduzione delle opportunità lavorative,per molti giovani un contratto a termine o anche part time è come un terno al lotto.
Ma come si può andare avanti così,in un paese dove non si rimedia mai agli sbagli,o non si accenna ad un minimo tentativo di cambiamento al fine di migliorare le condizioni di vita di chi ci vive?
Come può un giovane oggi alimentare le sue speranze per non far spazio in cuor suo ad una rassegnazione?
Tutto questo bisognerebbe chiederlo ai politici: loro,che dall’alto dei loro 20.000 euro di stipendio mensile franco spese generali , e  con la loro capacità “raccomandante” ,vanno a  garantire posti d’oro ai familiari. Questi ultimi sicuramente non avranno problemi di precariato,come i nostri fratelli. 
Oggi davvero il miglior Lavoro è far politica: si lavora poco e si magna tanto. 
Con pochi anni di lavoro hanno pure una pensione d’oro.
Per noi,di questo passo, non sappiamo se un giorno ci sarà almeno il diritto alla vita.
Spesso rileggendo la Costituzione Italiana,dopo aver per scelta e disgusto,abbandonato lo studio del Diritto, mi soffermo su alcuni dei principali e fondamentali articoli di cui è composta :
Art. 1)  L'Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro.
Art. 3) È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di   fatto la libertà e l'eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l'effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all'organizzazione politica, economica e sociale del Paese.
Art. 4) La Repubblica riconosce a tutti i cittadini il diritto al lavoro e promuove le condizioni che rendano effettivo questo diritto.
Ogni cittadino ha il dovere di svolgere, secondo le proprie possibilità e la propria scelta, un'attività o una funzione che concorra al progresso materiale o spirituale della società.

DOPO AVER LETTO QUESTE PAROLE PRIMA SCOPPIO A RIDERE E SUBITO DOPO MI VIEN DA PIANGERE!

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